Richard arriva sedicenne a casa di Leonard e Virginia Woolf a seguito dall’espulsione dal college. «Lunedì arriverà il giovane Kennedy. Spero riuscirà a darci una mano con la casa editrice», scriveva Virginia Woolf in una lettera alla sorella Vanessa nell’aprile del 1928. Lo zio Richard, noto architetto e amico di Leonard, lo aveva raccomandato per un posto nella casa editrice Hogarth Press che stava crescendo e aveva bisogno di personale. Nella casa londinese di Tavistock Square, dove si davano appuntamento gli intellettuali modernisti del leggendario “circolo di Bloomsbury”, Richard restò sino al 1932 (dimostrando buon fiuto letterario testimoniato dal giudizio che dà su alcuni manoscritti giunti in lettura di Yeats e di Ivy Compton-Burnett. "Sul libro di Yeats ho messo insieme qualche riga dicendo che mi sembrava mostrare ottime qualità poetiche, mentre del romanzo di Ivy Compton Burnett ho detto che è un’opera di genio. Leonard era però di opinione diversa e mi ha ridato i manoscritti dicendo di renderli ai due autori con la solita lettera di rifiuto) prima di venire licenziato in tronco a causa di un errore commesso nell’ordinare il formato della carta che doveva servire per la stampa delle Opere complete di Virginia Woolf. Lasciata la casa di Tavistock Square frequenta un corso all’università di Londra prima di affermarsi come illustratore di volumi per ragazzi. Resta il prezioso diario degli anni trascorsi insieme ai Woolf, edito in Italia con il titolo Io avevo paura di Virginia Woolf (Guanda 2009).
Sotto: un ritratto di Virginia Woolf firmato da Kennedy